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Le malattie dell'olivo: tignola e rogna

VARIE

 

TIGNOLA DELL’ULIVO (DOTT AGR FABIO DI PALMA)

È un piccolo lepidottero, diffuso in tutto l'areale olivicolo, che generalmente non crea danni gravi anche se talvolta può provocare cascole consistenti delle drupe.

UOVA (DOTT AGR FABIO DI PALMA)

LARVA (DOTT AGR FABIO DI PALMA)

CRISALIDE (DOTT AGR FABIO DI PALMA)

ADULTO (DOTT AGR FABIO DI PALMA)

CICLO (DOTT AGR FABIO DI PALMA)

Si evolve con 3 generazioni all'anno.

  • Gli adulti del primo volo sfarfallano in aprile, all'epoca della separazione dei bottoni fiorali. Essi hanno abitudini crepuscolari e sono attivi con temperature di almeno 12°C. Le femmine fecondate depongono complessivamente circa 200 uova, generalmente in modo isolato, sul calicetto dei bottoni fiorali.
  • Lo sviluppo embrionale dura circa 7 giorni, al termine del quale nascono le larve che si sviluppano a spese dei bottoni fiorali e dei fiori già aperti, distruggendoli.

CICLO (DOTT AGR FABIO DI PALMA)

  • Raggiunta la maturità dopo 4 mute si incrisalidano fra i fiori rovinati e i nuovi adulti compaiono dopo 56 giorni di vita pupale. Il loro volo avviene alla fine di maggio o in giugno, con un massimo di presenze intorno alla metà di giugno.
  • Le uova vengono deposte sul calicetto delle olive da poco allegate. Le larve si sviluppano all'interno di altrettante olive, passando talora anche in una seconda drupa.

CICLO (DOTT AGR FABIO DI PALMA)

  • Raggiunta la maturità fuoriescono dalle olive infestate per incrisalidarsi e dare gli adulti del terzo volo a partire dai primi di settembre.
  • Dalle uova deposte prende così avvio la generazione fillofaga, le cui larve mature si incrisalidano entro un leggero bozzetto tessuto tra le foglie o nelle anfrattuosità della corteccia

DANNI (DOTT AGR FABIO DI PALMA)

  • Il danno maggiore è provocato dalla seconda generazione che causa una cascola precoce dei frutticini (giugno-luglio) al momento della penetrazione delle larve e una in settembre alla fuoriuscita dalle stesse delle larve mature.
  • Molto spesso il danno non è valutato in modo adeguato dagli olivicoltori che confondono la cascola suddetta con quella provocata da mancata allegagione, siccità, ecc.

LOTTA (DOTT AGR FABIO DI PALMA)

  • Eventuali provvedimenti di lotta possono essere adottati nei confronti della generazione carpofaga. A tal fine occorre individuare il massimo volo degli adulti.
    • E opportuno controllare i picchi di sfarfallamento mediante l'uso delle trappole a feromoni per poi intervenire circa una decina di giorni più tardi con,
    • metidation, fenitrotion microincapsulato, fosmet triclorfon .
  • Tale intervento viene a collocarsi di norma alla fine di giugno-primi di luglio, prima dell'indurimento del nocciolo, nella fase fenologica del "grano di pepe".

LOTTA (DOTT AGR FABIO DI PALMA)

Campionamento: esaminare 100 infiorescenze, su 5-10 piante a caso. La percentuale di infestazione ottenuta, divisa per 3, consente di ottenere la stima del danno che verrà poi arrecato alle drupe dalla generazione carpofaga.

Chimico:

Soglia di intervento: oltre il 30-35% di fiori infestati. Tale soglia corrisponde approssimativamente al 10- 15% di frutti infestati dalla generazione carpofaga. Per le olive da tavola la soglia d’intervento va ridotta alla metà

Per le olive da tavola può essere giustificata la lotta contro la generazione antofaga quando la fioritura è scarsa e se l'infestazione interessa oltre il 10-15% delle mignole.

Oltre a ciò, sempre in seconda generazione e al picco massimo di sfarfallamento, si possono usare dei ceppi a base di Bacillus thuringiensis per l'impiego in olivicoltura biologica.

rogna dell’olivo (Pseudomonas savastanoi)(DOTT AGR FABIO DI PALMA)

È una malattia molto comune, presente in tutte le regioni di coltivazione dell'olivo e segnalata già in epoche remote. Responsabile di questa alterazione è il batterio Pseudomonas savastanoi (Smith).

CICLO (DOTT AGR FABIO DI PALMA)

È un batterio mobile di forma bastoncellare in grado di penetrare nei tessuti della pianta solo se sono lesionati o feriti per cause dovute a vari agenti come grandine, gelo, insetti, potature e altro. È però indispensabile la presenza dell'acqua (piogge o forti umidità) così da consentire al batterio lo spostamento nel mezzo liquido. Una volta all'interno della pianta si può diffondere seguendo la via dei vasi linfatici potendo quindi originare nuovi tumori in punti lontani dal luogo di penetrazione. Ha un periodo di incubazione variabile da uno a più mesi a seconda delle condizioni ambientali. Ottimali sono i periodi umidi con temperature attorno ai 25- 30°C.

DANNI (DOTT AGR FABIO DI PALMA)

Possono essere colpite tutte le parti della pianta (foglie, gemme, radici), sviluppandosi però più frequentemente sui rametti giovani. Si manifesta sotto forma di tuberosità tu morale irregolare che inizialmente è piccola liscia e di colore verde, ma successivamente aumenta screpolandosi sempre più assumendo colore bruno. I rami che vengono colpiti in modo massiccio si indeboliscono

o disseccano, ma con forti infestazioni è la pianta intera a risentirne manifestando un deperimento generale con scarse fioriture e incomplete maturazioni delle olive.

Potatura (DOTT AGR FABIO DI PALMA)

Durante la potatura è bene eliminare i rametti con i tubercoli della rogna. Ciò consentirà di ridurre l’inoculo presente sulla pianta. In casi particolari si potrebbe procedere all’eliminazione del singolo tubercolo (su grosse branche o sul tronco di piante giovani) se presenti in numero ridotto sulla pianta. In tal caso è necessario procedere successivamente alla disinfezione della ferita e degli attrezzi utilizzati, con derivati rameici. Negli oliveti infetti sarebbe preferibile non effettuare al potatura in giornate piovose o con elevata umidità; in tali condizioni climatiche le ferite di potatura rappresenterebbero ottime vie d’infezione.

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